Le attività di elaborazione del Piano Territoriale del Parco hanno intercettato e introitato nelle norme del Piano i primi esiti del Contratto di Fiume della Bassa e Media Valle nel quale è emerso come tema centrale quello dell’Agricoltura, nell’accezione multifunzionale, declinata rispetto ai temi della conservazione degli habitat, quelli della naturalizzazione di aree a forte artificilaizzazione, riduzione del rischio idraulico, qualità delle acque. In questo senso la corresponsabilità di tutti gli attori, soprattutto del mondo agricolo, diventa un tema cruciale dello Schema del Piano Territoriale del Parco soprattutto all’interno delle aree di golena e rispetto ad aspetti gestionali capaci di garantire Servizi Ecosistemici prioritariamente riferiti alla prevenzione del rischio idraulico, al presidio e manutenzione idraulica e naturalistica, al paesaggio.
In tal senso il Piano Gestione Rischio Alluvioni ed il Piano di Gestione delle Acque dell’Autorità di Bacino Distrettuale dell’Appennino Meridionale prevedono azioni finalizzate alla realizzazione di “piattaforme informative” e “censimento ed indirizzi operativi per le Aree Demaniali” a loro volta recepite nel Piano Territoriale del Parco Naturale Regionale del Fiume Ofanto con la previsione di azioni finalizzate a supportare l’attività di informatizzazione per la pianificazione ed il controllo delle concessioni dei beni demaniali, relative alle pertinenze idrauliche ed alle aree fluviali. Azioni che il DAM intende perseguire attraverso la gestione virtuosa del rischio, tramite la concertazione con il territorio, le intese e gli accordi, volti alla definizione di apposite misure di salvaguardia per la disciplina dell’uso antropico delle aree fluviali, anche in correlazione alle misure del PSR.
La situazione nelle aree di golena è tema fortemente dibattuto e complesso. Ciò per cause che parrebbero essere attribuite ad una poco incisiva condivisione e aggiornamento delle informazioni e ad un rapida evoluzione del quadro legislativo e del relativo quadro delle competenze, quest’ultimo particolarmente articolato per la presenza di una molteplicità di soggetti delegati. Il chiarimento dello stato giuridico attuale delle aree di golena (suddiviso tra Acqua pubblica catastale e attuale, Demanio dello Stato e proprietà pubblica e private) e del loro eventuale stato concessorio, costituisce la precondizione necessaria ed indispensabile per l’attuazione di qualsiasi intervento secondo quell’approccio di corresponabilità auspicato.
A tal fine si è tenuto il 22 luglio scorso un incontro per la costituzione di un tavolo tecnico permanente tra la Provincia di Barletta Andria Trani (Ente di gestione provvisoria del Parco Naturale Regionale “Fiume Ofanto”) e l’Autorità Idraulica della Regione Puglia per la “Ricognizione delle titolarità e dell’uso dell’area golenale nel Parco Naturale Regionale “Fiume Ofanto”.
Obiettivi del Tavolo sono:
- Inquadrare la titolarità giuridica dei terreni in area golenale
- Definire l’effettivo uso dei suoli
- Identificare gli stakeholders da coinvolgere nelle politiche
- Stabilire i ruoli e gli obiettivi verso cui tendere
- Approfondimento sullo stato concessorio delle aree demaniali.
Hanno partecipato all’incontro: la Provincia di Barletta Andria Trani (Ente di gestione provvisoria del Parco Naturale Regionale “Fiume Ofanto”), il Servizio Autorità Idraulica e la Sezione Risorse Idriche della Regione Puglia, l’Autorità di Bacino Distrettuale dell’Appennino Meridionale e il Centro Italiano per la Riqualificazione Fluviale (CIRF).