Le recente pubblicazione da parte della Provincia di Barletta Andria Trani, in qualità di soggetto affidatario della gestione provvisoria del Parco Naturale Regionale del Fiume Ofanto, dell’Avviso pubblico finalizzato all’acquisizione di manifestazioni di interesse per la partecipazione alla procedura di concertazione e successiva gestione, degli interventi di realizzazione di due Albergabici dalle funzioni complesse a servizio della Ciclo-via della Valle dell’Ofanto, è l’occasione per restituire il senso di una più ampia azione di valorizzazione in materia di fruizione naturalistica e la promozione di forme di mobilità dolce, tra co-pianificazione e azioni convergenti.
Il cicloturismo è un fenomeno relativamente recente ma in grande crescita, in particolar modo in Puglia. Le sue forme di manifestazione sono variegate, perché legate ad attività (apparentemente) molto diverse tra loro: sportiva, escursionistica, naturalistica e, in genere, vacanziera. Il cicloturismo rientra sicuramente nella categoria più grande del turismo sostenibile, includendo attività che, come definito dall’Organizzazione mondiale del Turismo, “si sviluppano in modo tale da mantenersi vitali in un’area turistica per un tempo illimitato, non alterano l’ambiente (naturale, sociale e artistico) e non ostacolano o inibiscono lo sviluppo di altre attività sociali ed economiche”. Con riferimento a tale definizione, il cicloturista non solo è un turista “virtuoso” dal punto di vista ambientale, ma è anche una potenziale fonte di sviluppo per l’economia locale. Avendo tendenzialmente meno bagagli di un turista tradizionale, tende a rifornirsi e ad usufruire di beni e servizi forniti dal territorio. Ovviamente, i beneficiari di tale volano economico sono soprattutto le realtà locali che insistono sulle dorsali ciclabili (anche al di fuori dei consueti poli attrattori del turismo di massa).
L’Agenzia Nazionale del Turismo (ENIT), riguardo al ritorno economico del cicloturismo, ha stimato un fatturato pari a 3,2 miliardi di euro nel 2018 e pari a 7,6 miliardi di euro nel 2020. Il dato pur essendo ancora distante dal ritorno economico del cicloturismo in altri Paesi europei, come ad esempio la Germania, dove il giro d’affari previsto per il 2020 è pari a 12 miliardi, tuttavia è in progressiva crescita esponenziale.
La visione della Provincia BAT in materia di fruizione del Parco Naturale Regionale del Fiume Ofanto
La Provincia di Barletta Andria Trani ha intrapreso diverse iniziative in favore dell’opportunità di inquadrare l’area del bacino idrografico e della Valle come sistema unitario per l’identificazione di un brand turistico tutto costruito dentro la dimensione fisiografica del Fiume come elemento naturale, culturale, insediativo, paesaggistico, artistico ed enogastronomico aggregante.
Con Deliberazione del Presidente n. 76 del 16.10.2020 è stato approvato e successivamente sottoscritto l’Addendum all’Accordo di Programma tra i comuni di Minervino Murge, Barletta, Canosa di Puglia, Spinazzola, il Consorzio di Bonifica “Terre d’Apulia” e della stessa Provincia (in qualità di Soggetto gestore del Parco Naturale Regionale Fiume Ofanto) per l’implementazione delle azioni connesse al progetto “Ciclo-via della Valle dell’Ofanto – 1° stralcio PNR Fiume Ofanto – Diga Locone – foce”. Quest’ultimo parte di un più ampio sistema d mobilità lenta della “Ciclo-via della Valle dell’Ofanto”, quale “schema direttore” su cui convogliare le azioni singole e collettive, per il miglioramento dell’accessibilità e l’attrattività del Parco Naturale Regionale del Fiume Ofanto.
Il tracciato della Ciclo-via della Valle dell’Ofanto è già inserito nel nuovo Piano Regionale della Mobilità Ciclistica PRMC (adottato con D.G.R. del 17/02/2020, n. 177), nell’identificazione del percorso “RP 11 Ciclo-via Valle dell’Ofanto”.
L’innesto con le “reti lunghe”
Nell’ambito di tale assetto generale, il tracciato della Ciclo-via permette all’intero sistema della mobilità dolce del P.N.R. del Fiume Ofanto di connettersi in un sistema di rete regionale e interregionale, ovvero con la Ciclo-via dei Borboni (Bicitalia 10) all’altezza di Minervino Murge, Ciclo-via dell’Acquedotto (Bicitalia 11) all’altezza di Spinazzola, Ciclo-via Adriatica (Eurovelo 8 – Bicitalia 6) all’altezza di Barletta, e con la Ciclo-via Francigena (Eurovelo 5 – Bicitalia 3) all’altezza di Rocchetta Sant’Antonio Scalo, che a sua volta è connesso con l’“RP 10 – Ciclo-via Candela – Foggia”.
L’intero sistema di mobilità dolce della Valle dell’Ofanto, costituito dal fascio delle infrastrutture tra loro integrate, rispettivamente individuate dalla Ciclo-via in oggetto, dalla Linea Ferroviaria Barletta-Spinazzola – Rocchetta S.A., dalla rete dei Cammini e in particolare dalla Via Francigena del Sud, oltre che dalle diramazioni per le connessioni con i centri urbani della Valle, si identifica come la principale infrastruttura per la messa in rete delle polarità culturali, storiche/archeologiche e paesaggistiche, consentendo relazioni materiali ed immateriali tali da identificare la Valle come un unico, omogeneo e coerente sistema attrattivo nell’offerta turistica regionale per un’utenza che si immagina provenire, questa volta, anche dai suoi stessi cittadini e da quelli delle collettività di prossimità.
L’intero itinerario è oggetto di una complessiva attività di animazione e co-pianificazione territoriale – finalizzata a ricercare le migliori condizioni di sussidiarietà, coerenza con il contesto regionale e nazionale – in materia di fruizione naturalistica del Parco Naturale Regionale del Fiume Ofanto e che si sostanzia nel porre lo schema direttore della ciclo-pedonale della Valle dell’Ofanto dentro le attività di pianificazione e programmazione cogente e volontaria che la stessa Provincia di Barletta Andria Trani sta perseguendo, come ad esempio: nei redigenti strumenti di attuazione del Parco (Piano Territoriale del Parco, Regolamento e Programma pluriennale socio-economico); nelle azioni del Contratto di Fiume della Bassa e Media Valle dell’Ofanto; nel Piano di Mobilità Ciclistica della Provincia di Foggia; nella fase negoziale tra Provincia BAT e Presidenza del Consiglio dei Ministri, per tramite dalla Prefettura di Barletta Andria Trani per la sottoscrizione del Contratto Istituzionale di Sviluppo CIS provinciale. Ma più ancora nel riconoscimento dell’itinerario ofantino come pezzo del sistema di mobilità turistico provinciale che sempre più significativamente si va affermando secondo uno schema a “T”, rappresentato rispettivamente dall’itinerario lungo la linea adriatica e da questo, verso l’entroterra lungo il Parco Naturale regionale del Fiume Ofanto appunto, facendone un punto di forza nella possibile ed auspicata trattativa nell’ambito del Piano nazionale di ripresa e resilienza del Recovery Fund (o meglio Next Generation EU) e delle nuove risorse della Programmazione UE 2021-2027.
Un itinerario di occasioni
Sul tema della mobilità lenta lungo il Parco Naturale Regionale del fiume Ofanto la Provincia ha inteso approcciare mettendo insieme pezzi ed occasioni progettuali spesso provenienti da iniziative apparentemente non strettamente funzionali alla fruizione naturalistica e non sempre estesi a tutta la dimensione dell’itinerario nella Valle. Ciò che vale è lo scenario dell’itinerario da Rocchetta S. Antonio (ultimo Comune del Parco) alla Foce e da Spinazzola a Barletta, mentre l’attuazione di singoli tratti e con essi le diramazioni dal tracciato principale verso la Valle, sono affidati alla capacità di tutti di intercettare occasioni progettuali, bandi e quanto altro serve a riannodare eventi, racconti, storie e narrazioni lungo l’intero itinerario. Dentro questa prospettiva l’Amministrazione Provinciale, nel suo ruolo anche di Soggetto gestore del Parco Naturale Regionale del Fiume Ofanto si prepara a cogliere la sfida della ripartenza aprendo alla valorizzazione di nuovi territori interni e del loro rapporto con la costa, in chiave di sostenibilità e autenticità, anche attraverso la creazione e l’offerta di cammini, ciclabili, percorsi ferroviari, enogastronomia, turismo lento lungo la rete della mobilità ciclopedonale regionale, per una utenza che si immagina provenire, questa volta, dai suoi stessi cittadini e da quelli delle collettività di prossimità.
In questa logica la Provincia prova a fare la propria parte con una serie di iniziative, al pari dei due Alberga-bici di Canne della Battaglia e della Diga del Locone; come ad esempio l’ iniziativa si sta concretizzando intorno al tema della multifunzionalità delle infrastrutture idrauliche, in particolare in riferimento all’attuazione degli “Interventi di mitigazione del rischio idraulico del tratto terminale dell’Ofanto, dal Ponte Romano alla foce” da parte del Commissario delegato per la mitigazione del rischio idrogeologico nella Regione Puglia, ove le attività del PNR Fiume Ofanto si sono interfacciate con la specifica iniziativa progettuale indicando, nel parere di competenza in sede di Conferenza di Servizi, l’uso promiscuo delle piste sovraregionali, integrando a quelle di progetto (manutentive) anche quelle di fruizione naturalistica e ciclo-pedonali, costituendo nei fatti la prima azione pilota in Puglia a cui riferirsi per la costituzione di una prassi per i futuri interventi di questa tipologia.
In tema di promozione dell’itinerario, si segnala l’imminente avvio della collaborazione tra Provincia e FIAB per lo sviluppo di una App multilingue a supporto della fruizione della rete escursionistica e ciclabile del Parco, oltre ad una serie di eventi promozionali a scala nazionale.
Trasversalmente al sistema “costa-entroterra” della Ciclo-via dell’Ofanto si inserisce il sistema costiero della Ciclo-via adriatica provinciale (Margherita di Savoia – Bisceglie), oggetto anch’essa di una candidatura a finanziamento all'”Avviso di manifestazione di interesse per la formulazione di proposte progettuali nell’ambito dell’asse C “Accessibilità Turistica”- Programma di Azione e Coesione complementare al PON Infrastrutture e Reti 2014-2020 (PAC 2014-2020) – Delibera CIPE n. 58 del 1 Dicembre 2016″ del Ministero delle Infrastutture e Trasporti, che all’altezza del fiume Ofanto prevede la realizzazione di un ponte ciclopedonale, così come scaturito dal Concorso internazionale “Il mare grande parco pubblico”; all’interno del progetto candidato si sono individuati tre nodi di bike-sharing, che dovranno essere attrezzati con la fornitura di bici (ibride ed elettriche) per rendere immediatamente fruibile, da parte di una utenza diversificata, il percorso. Da una valutazione di merito rinveniente dalla pianificazione provinciale (PTCP) circa la localizzazione dei siti ed in considerazione alla necessità di garantire un presidio costante della strutture si è ritenuto di poter individuare le seguenti strutture: Centro di educazione ambientale “Casa di Ramsar” a Trinitapoli, Antiquarium di Canne della Battaglia (come porta per la fruizione del Parco Naturale Regionale del Fiume Ofanto e corridoio mare/territori interni sulla “Via dell’Ofanto”), Castello di Bisceglie.
Avviso pubblico finalizzato all’acquisizione di manifestazioni di interesse per la partecipazione alla procedura di concertazione e successiva gestione, degli interventi di realizzazione di due Albergabici dalle funzioni complesse a servizio della Ciclo-via della Valle dell’Ofanto.
L’obiettivo è di favorire azioni e politiche di incentivazione della mobilità dolce e di sensibilizzazione delle comunità locali e degli operatori, promuovendo azioni di conservazione e gestione del patrimonio naturale e culturale e per il tempo libero, mediante la “massima valorizzazione funzionale” del proprio patrimonio immobiliare, secondo il principio del “federalismo demaniale” sfruttando come fonte d’innovazione il potenziale che scaturisce dalle diversità socioeconomiche, culturali, etniche e generazionali al fine di creare un’economia locale sostenibile e inclusiva che ne valorizzi l’imprenditorialità innovativa e creativa.
Attraverso la sottoscrizione dell’Addendum, gli enti coinvolti hanno espresso la volontà di giungere, a cura della Provincia Barletta Andria Trani, all’espletamento di una procedura concorsuale di progettazione al fine di acquisire progetti di fattibilità tecnico-economica per la realizzazione di n. 2 Albergabici con funzioni complesse (accoglienza, ristoro, pernottamento, punto informativo e di erogazione di servizi turistici, vendita di prodotti agro‐alimentari e di artigianato locale, ciclo‐officina, servizi di promozione turistica ed educazione ambientale) in due siti come definiti dal progetto della Ciclo-via della Valle dell’Ofanto – 1° stralcio PNR Fiume Ofanto – Diga Locone -foce:
- Invaso del Locone (manufatti e aree sulla diga del Locone di proprietà del Demanio – Ramo Bonifiche in concessione al Consorzio di Bonifica Terre d’Apulia);
- Ecomuseo di Canne della Battaglia (Casa Cantoniera sulla S.P. 21 (ex S.P. 3) km. 6+500 di proprietà provinciale).
Il concorso di progettazione previsto entro l’estate del 2021, è inteso come momento di competizione sul piano del confronto di idee e progetti, come garanzia per il conseguimento delle finalità di qualità delle opere di architettura e di trasformazione del territorio e per ricercare la qualità architettonica intesa come esito di uno sviluppo progettuale partecipato.
La Provincia di Barletta Andria Trani, al fine di ricercare le migliori forme e modalità per una duratura ed efficace attività di gestione (in termini di servizi offerti e redditività aziendale), ha pubblicato un avviso di manifestazione di interesse rivolto ai Soggetti ritenuti qualificati e idonei, per la costituzione di un tavolo di concertazione per la definizione dei livelli prestazionali e gestionali, connessi alla valorizzazione delle due strutture esistenti, collocate lungo la Ciclovia della Valle dell’Ofanto. Le attività avranno ad oggetto la partecipazione al tavolo di concertazione per la definizione del Documento di Indirizzo alla Progettazione (DIP) da porre a base del Concorso di Progettazione in due gradi per la realizzazione di due Albergabici dalle funzioni complesse a servizio della Ciclo-via della Valle dell’Ofanto. Successivamente, previo reperimento delle risorse necessarie per la realizzazione degli interventi (anche attraverso la candidatura a linee di finanziamento dedicate), gli Enti titolari delle strutture si riservano di invitare gli stessi soggetti individuati dalla presente, risultati in possesso dei necessari requisiti di idoneità, ad una procedura ristretta per l’affidamento della gestione in concessione delle strutture in oggetto.
La scadenza delle manifestazioni di interesse è fissata per il giorno 22 marzo 2021, ulteriori informazioni sono reperibili dal sito web della Provincia Barletta Andria Trani.